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Capacità di carico delle viti:
tabella delle classi di resistenza

Le caratteristiche meccaniche determinano la capacità di carico delle viti

Le viti sono elementi indispensabili per il montaggio di uno scaffale come per la costruzione di una macchina. Il loro grande vantaggio: sono rimovibili in qualsiasi momento. È tuttavia importante che l’accoppiamento non ceda all’improvviso. Qui ti spieghiamo l’importanza della classe di resistenza rispetto alla portata delle viti. Nella nostra pratica tabella trovi inoltre tutti i dati del caso!

Contenuto

Classe di resistenza: un fattore determinante rispetto alla capacità di carico delle viti

La gamma di viti in commercio è ampia quanto quella dei possibili impieghi. Per scegliere le viti giuste, non basta però tenere conto di caratteristiche come il materiale su cui andranno usate e il diametro, la lunghezza, la filettatura o il profilo della testa. Determinanti rispetto alla capacità di carico delle viti sono le loro caratteristiche meccaniche.

A partire dai 5 mm di diametro i fabbricanti specificano dunque la cosiddetta classe di resistenza delle viti, che è espressa da due numeri separati da un punto. Il numero che precede il punto sta a indicare la resistenza alla trazione, quello dopo il punto il limite di snervamento o il limite di allungamento dello 0,2%.

  • Resistenza alla trazione: tensione massima che il materiale può sopportare senza rompersi.
  • Limite di snervamento: tensione massima che il materiale può sopportare senza deformarsi in modo permanente.
  • Limite di allungamento dello 0,2%: tensione a partire dalla quale il materiale subisce un allungamento permanente nell’ordine dello 0,2%. A partire dalla classe di resistenza 8.8, il limite di allungamento viene indicato al posto del limite di snervamento.

La resistenza alla trazione, il limite di snervamento e quello di allungamento dello 0,2% sono espressi in N/mm² (newton per millimetro quadrato).

Perché questi dati sono così importanti? La classe di resistenza è tra i fattori determinanti rispetto alla coppia massima a cui puoi sottoporre la vite o, più semplicemente, rispetto a quanto puoi stringere quest’ultima. Anche il diametro e il tipo di filettatura, il numero di attrito e altri fattori svolgono un ruolo importante. Se per il montaggio di un pezzo è prescritto l’uso di viti con una determinata classe di resistenza, dovrai utilizzare queste ultime.

Optando per viti con una classe di resistenza inferiore, vi è infatti il rischio che l’accoppiamento ceda. Soprattutto nel caso delle viti per autoveicoli, è assolutamente indispensabile rispettare la resistenza prescritta e non scendere mai al di sotto di essa! Laddove si opti per viti con una classe di resistenza superiore, vi è invece il pericolo che il pezzo su cui vengono usate rimanga danneggiato. Evita inoltre di combinare viti con classi di resistenza diverse.

Nel settore industriale la classe di resistenza 8.8 è ormai standard. Le viti più morbide sono di classe pari o superiore a 4.6 e vengono generalmente vendute nei mercati edili. Le viti molto resistenti, come quelle utilizzate nel settore delle costruzioni in metallo, hanno una classe di resistenza pari o superiore a 10.9. La classe di resistenza è generalmente riportata sulla confezione e, talvolta, anche sulla testa delle viti.

Suggerimento: quando si tratta di scegliere il tipo di vite più adatto, la regola «più resistente è e meglio è» non vale. Perché più la vite è resistente e più può diventare friabile, il che accresce il pericolo che si spezzi. Già una vite della classe 4.8 offre di regola una resistenza sufficiente ed è nello stesso tempo più elastica di una da 8.8 o 12.9.

Capacità di carico delle viti: tabella

Sono in uso le seguenti classi di resistenza in base alla norma per caratteristiche meccaniche e fisiche (EN ISO 898-1):

Classe di resistenza

Resistenza alla trazione in N/mm²

Limite di snervamento / di allungamento dello 0,2% in N/mm²

4.6 400 240
4.8 400 320
5.8 500 400
6.8 600 480
8.8 800 640
9.8 900 720
10.9 1'000 900
12.9 1'200 1'080

Calcolare la resistenza alla trazione e il limite di snervamento

Se vuoi sapere quali devono essere la resistenza alla trazione e il limite di snervamento delle tue viti, la soluzione più rapida consiste nel consultare l’apposita tabella. Anche calcolare autonomamente questi parametri è però piuttosto semplice:

Calcolo della resistenza alla trazione

Moltiplica per 100 il primo numero della classe di resistenza.

Esempio:

Classe di resistenza 8.8

8 x 100 = 800 N/mm²

Calcolo del limite di snervamento

Moltiplica tra loro le due cifre indicanti la classe di resistenza. Moltiplica quindi per 10 il risultato ottenuto.

Esempio:

Classe di resistenza 8.8

8 x 8 x 10 = 640 N/mm²

Quanti chilogrammi può sostenere una vite?

Come già spiegato, la resistenza alla trazione e il limite di snervamento di una vite vengono espressi in N/mm². N sta per Newton, l’unità fisica di forza. Partendo da questo dato, non è possibile calcolare il carico in chilogrammi sulle viti in maniera corretta dal punto di vista fisico. Benché correlate, infatti, forza e massa non sono la stessa cosa. Ai fini di un calcolo molto sommario, puoi però tenere a mente quanto segue: 1 newton equivale a circa 100 grammi di peso.

Suggerimento: in ultima analisi, il peso che una vite è in grado di reggere dipende in larga misura dalla corretta esecuzione del foro e, qualora tu intenda fissare la vite al soffitto o alla parete, dalla scelta del giusto tassello. Per saperne di più, leggi anche le altre guide di JUMBO!

I fermi per viti accrescono la capacità di portata delle viti.

I valori risultanti dalla classe di resistenza sono validi a una temperatura ambiente di circa 20 °C e a carico fermo. Vibrazioni, cambio di carico e oscillazioni delle temperature possono ridurre il valore limite della resistenza.

Per bloccare in dette condizioni un sistema di fissaggio a vite amovibile, si ricorre a fermi per viti come dadi autobloccanti, dadi autofrenanti, dischi a U o ganci a molla. A seconda del modello, possono prevenire l’apertura di un sistema di fissaggio o bloccare la vite in caso di un’apertura.

Che classe di resistenza deve avere un dado?

Nel caso dei dadi viene fornito solo il numero indicante la tensione di prova, che in linea di massima corrisponde alla resistenza alla trazione. Utilizza sempre viti e dadi compatibili, p. es. una vite con una classe di resistenza di 8.8 e un dado di classe 8. Insieme, dado e vite potranno essere caricati fino al limite di snervamento senza che il dado subisca danni. Il dado può anche avere una classe di resistenza superiore a quella della vite. Nel caso inverso, invece, vi è il pericolo di uno strappo della filettatura del dado.

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